Ricordo la prima volta che ci siamo incontrati. Tutto quello che sapevo è che eri lì per fornire supporto al progetto e provenivi da un’organizzazione locale. Sei entrata nella sala riunioni e ti sei seduta in silenzio proprio mentre stavamo per iniziare. Mentre andavi verso il tuo posto, ho capito subito quanto fossi attraente: capelli biondi piuttosto corti, occhi azzurri scintillanti, sorriso amichevole e una figura adorabile. Pensavo avessi circa 30 anni, anche se in seguito mi hai detto che ne avevi circa 40 – eri in ottima forma e più giovane di me, ma non di molto. Forse questo sarebbe stato un incarico più interessante di quanto mi aspettassi.

Ricordo la prima volta che mi sono reso conto che forse anche tu sentivi per me le stesse cose che io sentivo per te: a distanza di qualche settimana i nostri sguardi si rincorrevano da un lato e l’altro del tavolo della sala riunioni, notavo il top aderente che indossavi e ci scambiavamo alcune osservazioni civettuole. –era tutto incredibilmente eccitante, anche se mi dicevi di non lasciarmi trasportare troppo in fretta (cosa che ho quasi fatto, facendoti indietreggiare un po’…).

Ricordo la prima volta che ci siamo baciati, un giorno che mi hai accompagnato alla stazione dopo una riunione, non me lo aspettavo affatto, pensavo che mi avresti dato un veloce saluto e invece ho sentito la tua bocca aperta e la tua lingua incontrare la mia…era così erotico!

Ricordo così bene ogni dettaglio, la nostra prima volta insieme all’hotel di campagna. Guardare fuori dal finestrino e vedere la tua macchina fermarsi nel parcheggio chiedendoti cosa potrebbe succedere. Sei venuta direttamente nella mia stanza e mi hai baciato, poi ci stavamo goffamente togliendo i vestiti a vicenda … mi hai detto che avevi comprato biancheria nuova per l’occasione.

Ricordo che sei venuta per la prima volta, inginocchiata sul letto grande con le mie dita che ti massaggiavano la clitoride. Hai imprecato a voce alta di piacere e forse anche di sorpresa…mentre palpitavi eri così sexy.

Ricordo che mi hai detto che volevi che venissi dentro di te e l’ondata di piacere quando l’ho fatto la prima volta.

Ricordo che dopo cena avevamo fretta di tornare di sopra, toglierci i vestiti a vicenda il più rapidamente possibile, e io succhiavo i tuoi incredibili seni e capezzoli, mentre ti ponevo a lato del letto così potevo leccarti e palpeggiarti finché non sei venuta, poi ti sei spinta dentro – ero così eccitato che hai dovuto dirmi di rallentare!

Ricordo la volta che sei venuta nel mio hotel in centro a un’altra conferenza: quel giorno eravamo davvero sincronizzati, eri in fiamme e abbiamo fatto del sesso fantastico prima e dopo cena. Tu, a cavalcioni su di me, gettando indietro la testa mentre venivi e gemevi forte, i suoni e le sensazioni innescavano in me un enorme orgasmo. Più tardi eri a quattro zampe così potevo scoparti da dietro, questa volta sono venuto per primo, poi ti sei voltata, mi hai tirato la testa tra le tue gambe così potevo leccarti fino in fondo e godere dei tuoi gemiti di piacere quasi animaleschi, come il tuo orgasmo.

E ovviamente ricordo tutti i nostri momenti in hotel vicino a casa tua, pomeriggi, sere, mattine, la prima volta che lo hai preso in bocca, sentendo la tua lingua calda su di me…abbiamo trascorso del tempo fantastico insieme.

Ricordo che dovevo venire a trovarti al parcheggio ogni volta per farti entrare nell’atrio dell’ascensore, ed eravamo così disperati l’uno per l’altro che ci baciammo profondamente proprio lì, ignari di chiunque guardasse, poi ci perdemmo l’uno nelle braccia dell’altra in ascensore in attesa di correre lungo il corridoio verso la mia camera.

Ricordo che una volta in una calda giornata estiva indossavi una gonna lunga con uno spacco alto fino alla coscia; non abbiamo aspettato di spogliarci del tutto, mi hai slacciato la cintura e in un solo gesto mi sono tolto i pantaloni, ho alzato la gonna fino alla vita e ti ho spinta sul letto, spostando da un lato il leggero cotone degli slip in modo da spingermi dentro di te.

Ricordo la nostra ultima volta insieme: sapevi già che il mio nuovo lavoro significava che non sarei stato in grado di viaggiare per vederti così facilmente, né noi due volevamo rovinare quell’occasione aggiungendo una tristezza. Quell’ultima volta mi sono assicurato che venissi forte e rapidamente, poi mi hai attirato dentro di te mentre stavi ancora venendo e ho potuto sentire la tua figa contorcersi sul mio cazzo mentre ti entravo e presto sarei venuto anch’io e il mio orgasmo si sarebbe unito al tuo per un finale esplosivo.

Ricordo tutto questo e molto di più. Non ti dimenticherò mai, e ti ringrazio, dal profondo del mio cuore.

 

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